Perché un adolescente sta male
L’adolescenza è un momento molto particolare nella vita di una persona, poiché comporta grandi cambiamenti.
Sia dal punto di vista fisico, emotivo, psicologico e sociale.
Si acquisisce lo status di adulto e si raggiunge il pieno sviluppo cognitivo.
L’adolescente non è più un bambino ma non è ancora un adulto, e si ritrova quindi ad oscillare tra una forte esigenza di autonomia ed un forte bisogno di dipendenza.
Conciliare queste due esigenze non è facile.
Di frequente l’adolescente si trova a sperimentare una grande incostanza in ciò che pensa e in ciò che dice, e quotidianamente prova e vive sensazioni diverse e cambiamenti repentini.
Di fronte alle contraddizioni sperimentate, l’adolescente può trovarsi a vivere diverse problematiche, come ad esempio l‘uso di droghe e/o alcool, disturbi del comportamento alimentare e il calo di motivazione allo studio.
Il compito evolutivo di scoperta di sé lo porta a percepire o manifestare uno stato di disagio anche in assenza di eventi particolarmente gravi: in adolescenza, infatti, spesso si sviluppano difficoltà senza un apparente motivo e si ripresentano situazioni passate che sembravano non aver avuto un grande importanza nel vissuto del ragazzo.
Chiedere aiuto a uno psicologo può aiutare un adolescente in difficoltà a superare una fase delicata e a trovare la serenità necessaria a proseguire nel suo percorso di crescita.
Le cause del malessere
I motivi più frequenti per i quali l’adolescente si reca da uno psicologo sono:
- senso diffuso di insoddisfazione ed inadeguatezza (non essere al posto giusto)
- conflitti familiari
- difficoltà scolastiche
- manifestazioni ansiose
- cattivo rapporto con la propria immagine
- timidezza
- problemi legati all’autostima e al rapporto con gli altri
- problematiche nella sfera alimentare
- problematiche di tipo sessuale
- prime esperienze di coppia o di amicizia
A questi potrebbero aggiungersi situazioni più gravi quali il bullismo e il cyber bullismo (anche se difficilmente vengono denunciati direttamente da chi li subisce), disturbi del comportamento alimentare e possibili disturbi della personalità, la cui diagnosi può essere fatta dallo psicologo ma il cui trattamento è di competenza dello psicoterapeuta.
Il percorso Psicologo Adolescenti
Per aiutare gli adolescenti in difficoltà ho messo a punto il programma “Psicologo Adolescenti”.
Qual è l’obiettivo del percorso?
L’obiettivo principale del percorso psicologico rivolto agli adolescenti è quello di fornire degli strumenti idonei a fronteggiare eventuali difficoltà legate alla loro crescita e al loro inserimento sociale.
Il lavoro con l’adolescente si fa carico anche dei problemi relazionali sia per quanto riguarda il confronto con i genitori che per quanto riguarda le prime importanti relazioni extra-familiari.
Come funziona il percorso Psicologo Adolescenti?
Il percorso psicologico consiste in una serie di incontri durante i quali, in modalità protetta e con la guida dello psicologo, l’adolescente può esplorare e sperimentare i suoi vissuti riflettendo su come si sta rapportando al mondo.
Una parte dell’intervento si configura anche come intervento di tipo psicoeducativo, in cui non vengono forniti consigli e soluzioni tout court ma si punta a comprendere e valorizzare la singolarità ed unicità del ragazzo e ad offrire nuove prospettive e punti di vista con cui affrontare le nuove sfide ed i propri vissuti.
Quanto tempo è necessario perché funzioni?
Solitamente, i percorsi psicologici con gli adolescenti non hanno tempi molto lunghi; l’obiettivo è quello di aiutarli a scoprire delle capacità e risorse per poi “lasciarli andare” da soli nella scoperta di sé e della loro posizione nel mondo.
Psicologo Adolescenti. Anche per genitori
A seconda delle necessità cliniche, si possono condurre dei colloqui rivolti all’adolescente e dei colloqui rivolti ai genitori, facendo un piano specifico degli incontri in base alla situazione e concordando gli obiettivi specifici con entrambe le parti in causa: non si tratta di influenzare l’adolescente verso scelte di vita e comportamentali in linea con le aspettative genitoriali ma di supportare le figure di riferimento a comprenderlo, conoscerlo e capirlo.
A volte si possono aiutare gli adolescenti semplicemente supportando i genitori in questo percorso di conoscenza.
Particolare attenzione viene dedicata alla fase di chiusura, in cui vengono dedicati uno o due incontri per ripercorrere i momenti significativi che hanno caratterizzato il percorso, e i successivi incontri di richiamo utili per fare in modo che il lavoro svolto non sia vanificato.