Le vacanze sono finite. Le giornate al mare, le passeggiate in montagna o i momenti di relax sembrano già lontani. Settembre segna il ritorno alla routine: lavoro, scuola, impegni domestici, scadenze. Per molti questa transizione non è semplice.
Il rientro dalle vacanze può portare irritabilità, calo di energia e difficoltà di concentrazione. È il cosiddetto post-vacation blues, una forma di stress che colpisce una persona su tre nei primi giorni dopo le ferie.
Esistono strategie psicologiche per affrontarlo. In questo articolo cercherò di spiegare come gestire il ritorno dalle vacanze con maggiore serenità, utilizzando strumenti pratici della psicologia cognitivo-comportamentale (CBT).
Il problema: perché il rientro è così difficile?
Durante le vacanze i nostri ritmi cambiano radicalmente:
- dormiamo di più e meglio,
- dedichiamo tempo ad attività piacevoli,
- riduciamo le fonti di stress.
Quando torniamo alla vita quotidiana, il cervello percepisce un brusco cambiamento. È come passare da una strada di campagna tranquilla a un’autostrada affollata.
Il rientro diventa faticoso perché:
- il corpo ha bisogno di tempo per riadattarsi ai nuovi orari,
- la mente deve gestire una grande quantità di compiti arretrati,
- riemergono responsabilità e pressioni spesso rimandate.
Le conseguenze del post-vacation blues
Ignorare questo stress può avere effetti reali sul benessere psicologico e fisico. Tra i sintomi più comuni troviamo:
- ansia: pensieri ripetitivi sul lavoro o sugli impegni,
- umore basso: malinconia, tristezza, nostalgia,
- difficoltà di concentrazione: fatica a rientrare nei ritmi produttivi,
- irritabilità: maggiore conflittualità con colleghi e familiari,
- disturbi del sonno: difficoltà ad addormentarsi o risvegli frequenti,
- stanchezza fisica: sensazione di non avere energie, anche senza grandi sforzi.
Questi segnali, se trascurati, possono peggiorare e trasformarsi in ansia cronica, calo della motivazione e perfino depressione stagionale.
Cosa ci dice la psicologia cognitivo-comportamentale
La CBT parte da un presupposto: non sono le situazioni in sé a farci stare male, ma il modo in cui le interpretiamo.
Ecco alcuni pensieri tipici del rientro:
- “Non ce la farò mai a smaltire tutto.”
- “Le vacanze sono già finite, non ho più nulla di bello davanti.”
- “Questo anno sarà un disastro.”
Questi pensieri negativi, chiamati distorsioni cognitive, danno vita ad emozioni spiacevoli e comportamenti disfunzionali, come procrastinare o arrabbiarsi facilmente.
La CBT insegna a riconoscere, mettere in discussione e sostituire questi pensieri con altri più realistici ed equilibrati.
Strategie pratiche per affrontare il rientro
1. Riprendi i ritmi in modo graduale
Non cercare di tornare subito al 100%. È normale avere bisogno di alcuni giorni di adattamento.
- Vai a letto e svegliati 15–20 minuti prima ogni giorno fino a ristabilire il ritmo abituale.
- Evita di riempire l’agenda già dal primo giorno: inizia con compiti semplici.
2. Mantieni piccoli rituali di vacanza
Uno degli errori più comuni è separare nettamente il “tempo libero” dal “tempo di lavoro”. Cerca invece di portare nella routine alcuni elementi delle vacanze:
- una passeggiata serale,
- un pranzo all’aperto,
- una colazione più lenta al mattino.
Questi gesti aiutano la mente a percepire continuità e riducono lo stress.
3. Gestisci le priorità, non tutto insieme
Spesso il rientro è faticoso perché si vuole recuperare subito tutto. La soluzione è stabilire priorità.
- Scrivi un elenco di compiti e segna quelli davvero urgenti.
- Suddividi i compiti grandi in micro-azioni: invece di “sistemare le email”, parti da “controllare le prime 10”.
- Ricorda che non tutto deve essere fatto subito.
4. Usa il potere del respiro e della consapevolezza
Le tecniche di respirazione e grounding sono strumenti semplici ed efficaci.
- Inspira lentamente contando fino a 4.
- Trattieni il respiro per 2 secondi.
- Espira lentamente contando fino a 6.
Ripeti 3 volte. Bastano pochi minuti per ridurre tensione e ansia.
5. Ristruttura i pensieri negativi
Impara a sostituire le frasi catastrofiche con pensieri più realistici:
- “Non ce la farò mai” → “Posso iniziare da un compito alla volta.”
- “Le vacanze sono finite, non avrò più tempo per me” → “Posso ricavare piccoli spazi di piacere ogni giorno.”
Scrivere questi pensieri alternativi su un diario aiuta a rinforzarli.
6. Mantieni in agenda attività piacevoli
Non riempire le tue giornate solo di doveri. La motivazione cresce se nel programma ci sono anche momenti di piacere:
- vedere un amico,
- dedicarsi a un hobby,
- ascoltare musica,
- leggere un libro.
7. Prenditi cura del corpo
Il benessere fisico e quello psicologico sono strettamente collegati.
- Dormi a sufficienza: almeno 7 ore per notte.
- Segui un’alimentazione equilibrata, evitando eccessi di zuccheri e caffè.
- Pratica attività fisica, anche una camminata di 20 minuti al giorno.
Un nuovo sguardo al rientro
Il ritorno dalle vacanze non deve essere un nemico. Può diventare un momento per:
- introdurre nuove abitudini più sane,
- imparare a gestire lo stress,
- riflettere su come migliorare l’equilibrio tra lavoro e vita privata.
Il segreto sta nel considerare il rientro non come una perdita, ma come un’opportunità di cambiamento.
In Conclusione
Settembre è un mese di transizione. Può sembrare faticoso, ma con i giusti strumenti diventa un’occasione di crescita personale. Piccoli passi, pensieri realistici e cura di sé rendono il rientro più leggero e motivante.
Se senti che lo stress da rientro ti pesa troppo e vuoi imparare a gestirlo con tecniche concrete ed efficaci, possiamo lavorarci insieme.